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ambito:

Sviluppare il commercio dell'usato per sostenere la produzione nazionale e rivitalizzare aree urbane di Città e Paesi.

Progettisti d'Italia
19/04/2015, 18:21
Destinatario Tutti
Argomento Commercio (dettaglio - ingrosso)
Ambito Nazionale
Motivo Evidenziare Iniziative - Eventi - Tematiche
Tema La crisi, le necessità di risparmio e le nuove logiche di un consumo "usa e getta", di cui i centri commerciali sono beneficiari ma anche artefici, stanno provocando la chiusura indiscriminata di moltissimi negozi e un declino inarrestabile del commercio al dettaglio.

Questo fenomeno, oltre ad impoverire la vitalità di molti quartieri urbani e di piccoli centri (v. dialogo sulla chiusura dei negozi), crea problemi al nostro sistema produttivo poichè le imprese italiane non sono (giustamente) strutturate per fronteggiare una concorrenza di prodotti a basso costo quasi unicamente stranieri e proposti (o imposti), appunto, nei centri commerciali.

Anche per i consumatori questi prodotti, apparentemente convenienti, creano benefici effimeri pochè si tratta di prodotti di scarsa qualità e di vita breve. Costano poco ma durano poco.

Non conviene ripararli e quando si usurano si gettano.

Questo fenomeno determina, inoltre, uno sfruttamento indiscriminato di materie prime e della forza lavoro, spesso sotto pagata, un aumento dell'inquinamento, e, in Italia, ha provocato la chiusura delle botteghe artigiane in cui gli oggetti si riparavano.

Correre ai ripari è difficile perchè questa modalità di acquisto è coincisa con una crisi economica che rende difficile ipotizzare un ritorno alle vecchie (buone) abitudini.
Idea / Proposta Un'ipotesi potrebbe quindi essere lo sviluppo del COMMERCIO DI MERCE USATA, cioè rigenerata o riqualificata, proposta a pubblico non nei soliti polverosi e tristi bazar ma in negozi uguali a quelli che vendono il nuovo, in settori come abbigliamento, elettrodomestici, mobili, hi-fi, accessori vari, elettronica di consumo, etc..
 
Questo tipo di usato, oggi, viene più che altro scambiato su piattaforme web ma questo comporta parecchi problemi logistici, e la perdita di utenti, anche da parte di un colosso delle compra-vendite di usato (Ebay) ne è la conferma.
 
Il commercio di merce rigenerata si dovrebbe quindi sviluppare presso negozi che ritirano l'usato, lo rigenerano (o lo fanno fare presso artigiani) e lo rivendono con le stesse modalità del nuovo.
 
La merce deve quindi essere esposta correttamente e opportunamente valorizzata.
 
Questo tipo di commercio potrà essere proposto da negozi già esistenti, specie se interessati dal calo delle vendite, sia per creare nuove opportunità di business che per sfruttare competenze e strutture già perfettamente operative.
 
Alcuni potrebbero trattare, sistematicamente, sia merce nuova che usata, lasciando spazio di scelta alla clientela.

L'argomento dovrà ovviamente essere oggetto di ampie considerazioni da parte di tutti gli attori coinvolti.

Tuttavia, i benefici attesi potrebbero essere, in estrema sintesi:

In sistesi, i vantaggi di questa nuova metodologia di vendita potrebbe essere:

- Sviluppo della produzione nazionale (considerato il fatto che, potendo rivendere i prodotti, molti consumatori saranno indotti ad acquistare merce di maggiore qualità);

- Sviluppo di attività per la rigenerazione e riparazione dei prodotti. Possono riprendere vita mestieri come l'arrotino, la sarta, il calzolaio, la rammendatrice, il riparatore di elettrodomestici, il falegname, e così via;

- Riduzione dello sfruttamento indiscriminato delle materie prime;

- Riduzione dell'inquinamento;

- Ripresa di vitalità nei quartieri cittadini e nei paesi.
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