Autovelox per fare sicurezza. Non per fare cassa!NON APPROVATO Marco Lombardo | 23/03/2015, 19:03 |
Destinatario | Tutti |
Argomento | Sicurezza Stradale |
Ambito | Nazionale |
Motivo | Fare un Sondaggio / Raccogliere Opinioni e Riscontri |
Tema | A ogni manovra di stabilità, i governi italiani tagliano i fondi agli enti locali, scaricando su di loro l'onere di far quadrare i conti. Uno dei sistemi con cui i Comuni compensano le perdite economiche, è quello di aumentare gli introiti dei parcheggi a pagamento (ampliando le zone con interventi alquanto discutibili) e "inventandosi" creativamente nuovi modi per aumentare le contravvenzioni. Uno dei sistemi più efficaci per fare cassa con il minimo sforzo, è il posizionamento di autovelox in punti strategici ad alto traffico (con velocità di scorrimento media elevata). |
Idea / Proposta | Mi sono venuti in mente tre punti di buon senso che potrebbero essere attuati per aumentare la sicurezza stradale, senza causare grossi danni e disagi ai cittadini: |
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Sergio Solari scrive:
Concordo
Abito a Genova e anche qui abbiamo problemi simili a quelli di cui state discutendo. Proprio pochi giorni fa il Secolo XIX ha pubblicato un articolo in cui si evidenzia il caso della Strada a Mare dove, in attesa di installare i Tutor che misureranno la velocità media, la Polizia Municipale sta elevando numerose contravvenzioni utilizzando i famigerati Autovelox e Telelaser. Anche qui i limiti sono di 70 km/h (troppo bassi) e addirittura di 50 km/h nei pressi degli svincoli, dove per non infrangere i limiti si è costretti a calare improvvisamente l'andatura avendo troppo poco preavviso. È proprio in questi punti, in cui gli automobilisti dovrebbero rallentare in modo innaturale, che si piazzano spesso le pattuglie per sanzionare. Spero che discutendo insieme e unendo le forze si possano trovare strumenti legali per contestare e contrastare questo modo alquanto scorretto di incamerare denaro da parte dei Comuni.
| 30/03/2015, 23:21 |
Paolo Franceschini scrive:
Concordo parzialmente
Anch'io sono completamente d'accordo col fatto che nella stragrande maggioranza dei casi gli autovelox sono uno strumento per fare cassa.
Condivido la proposta di Luigi Bordini Gli autovelox andrebbero posizionati nei punti davvero più pericolosi e solo lì le sanzioni dovrebbero essere pesanti. Mi piace anche il punto 1 di Marco Lombardo. I comuni e gli enti responsabili dovrebbero conoscere quali sono i punti più pericolosi. Sarebbe loro dovere segnalare quelli in cui gli incidenti sono più numerosi e dove sono avvenuti gli episodi più gravi. I cittadini hanno il diritto di essere informati. Condividere la conoscenza, confrontandosi, aiuta a trovare le soluzioni alle criticità. A questo punto faccio la mia proposta. Si potrebbe ipotizzare di creare un grande database accessibile a tutti tramite sito Internet, in cui oltre ai dati ufficiali gli stessi cittadini potrebbero segnalare i punti più pericolosi e suggerimenti per mettere in sicurezza la zona (a volte ci sono incroci con scarsa visibilità dovuta a cartelli stradali posizionati male che impediscono a chi si deve immettere in un incrocio di avere un visione corretta). | 26/03/2015, 12:00 |
Gigi Rossi scrive:
Concordo
Le multe sono divenute delle "tasse occulte" a danno degli automobilisti, già fortemente tartassati in tutti i modi.
Oltretutto, questo inopportuno posizionamento degli autovelox non produce, nemmeno, sicurezza sulle strade.. | 25/03/2015, 12:33 |
Luigi Bordini scrive:
Concordo parzialmente
Non posso che concordare sul fatto che l'attuale sistema sanzionatorio sia, o appaia, troppo orientato ad incrementare gli introiti degli Enti preposti, anzichè portare sicurezza.
Altrimenti, non si capirebbero i numerosi autovelox presenti su tratti in cui vengono posti limiti di velocità per nulla congrui con le condizioni di traffico e di pericolo. A volte, i limiti così bassi che sarebbe pericoloso rispettarli! E qui ci sono quasi sempre autovelox. Allora, come non sospettare che le ragioni economiche giochino un ruolo primario? L'unica mia perplessità riguardo alle "proposte" di Marco Lombardo è motivata dal fatto che, più che campagne informative o multe fittizie, probabilmente di non facile applicazione e non sempre efficaci, riterrei utile rivedere completamente le logiche di definizione dei limiti di velocità che devono, solo ed esclusivamente, generare sicurezza. Questo creerebbe "fiducia" verso le indicazioni stradali che saremmo portati a rispettare proprio perchè considerate preziose per la nostra sicurezza. Gli autovelox dovrebbero, invece, essere posizionati in tratti in cui la prudenza è d'obbligo (es: centri abitati), prevedendo gravi sanzioni per coloro che - consapevolmente e colpevolmente - superano i limiti imposti, mettendo a rischio la loro sicurezza e, soprattutto, quella degli altri. | 24/03/2015, 12:16 |